La donna ha realizzato dei video mediante i quali ha sostenuto di essere stata rapita e stuprata: le ragioni la base del suo piano.
Elisa Timbers ha creato dei video nei quali sosteneva di essere stata rapita e di essere in ostaggio. Un racconto che faceva acqua da tutte le parti.
Donna finge di essere stata rapita e violentata
Una donna ha finto di essere stata rapita e stuprata nel tentativo di estorcere denaro a un uomo conosciuto online.
Elisa Timbers ha inviato messaggi su Snapchat, chiedendo £200 ad un uomo che aveva conosciuto sulla piattaforma, dopo avergli comunicato di essere stata tenuta prigioniera e di aver subito violenza.
La 21enne ha anche creato dei video nei quali fingeva di essere tenuta in ostaggio. Quando la polizia l’ha rintracciata, ha scoperto che era sana e salva.
In un primo momento, la donna ha cercato di convincerli che il suo account Snapchat era stato hackerato. Alla fine, la giovane ha ammesso di aver inviato i messaggi, sostenendo di essere stata costretta a farlo. La 21enne, di Norwich, in definitiva, si è dichiarata colpevole di frode tramite falsa dichiarazione presso la Norwich Magistrates’ Court.
La versione dell’accusa
L’accusa ha affermato che Timbers iniziò a scambiare messaggi su Snapchat dopo aver incontrato una persona online. Giorni dopo la vittima, però, ha contattato la polizia dopo aver ricevuto messaggi minacciosi nei quali erano presenti affermazioni inquietanti.
Timbers ha affermato di essere stata vittima di uno stupratore, chiamato “Chris” e che, per questo, ha chiesto all’uomo conosciuto in chat di inviarle del denaro. Pare che questo uomo le indicasse che dire e cosa fare, diventando particolarmente invadente.
Ad ogni modo, la corte ha compreso che la donna era particolarmente vulnerabile, al di là del tentativo di truffa ordito ai danni del suo interlocutore conosciuto su Snapchat.